Oggi è il giorno della gratitudine e dell’apprezzamento. Sono felice per le piccole cose.
Sono felice quando sento l’odore dell’erba appena tagliata, quando il cielo si rasserena dopo troppi giorni di pioggia.
Sono felice quando mia figlia mi dice di avere la “mammite” e sono felice quando esco dall’ufficio ad un’asettica temperatura di ventuno gradi e fuori ce ne sono 30 e il calore ti investe e ti togli le scarpe per camminare sul pavimento rovente del parcheggio.
Sono felice quando nel giorno della partenza di una collega piangi leggendo il messaggio che ti ha lasciato:
…volevo cmq abbracciarti con tanto affetto e ringraziarti dell’aiuto sempre avuto, della tua autenticità, della tua semplice umanità –senza trucco né orpello, di tutte le dritte lavorative trasmesse senza alcuna gelosia, come solo le persone vere ed estremamente intelligenti sanno fare.
Grazie di essere sempre stata la stessa “Donna stupenda” nei miei confronti…
Sono felice perché le persone che ci attraversano la vita prendono un po’ di noi e lasciano un po’ di loro.
Dovremmo sempre ricordarci che la felicità è nelle piccole cose, anche nei più cupi giorni di pioggia.
Ho scritto questo post il 29 maggio 2015, ma non lo avevo mai pubblicato perché molto personale. Ma tornando indietro con i ricordi mi sono resa conto che negli anni cambia poco dell’essenza di quello che siamo e che se restiamo coerenti, il nostro procedere è una conferma della nostra vera natura, legata al futuro di quel passato fino al presente.
Siamo tutti alla ricerca della felicità