Hygge, l'arte di creare intimità

Hygge, l’arte di creare intimità. Una recensione.

Hygge, l’arte di creare intimità. Prima recensione ufficiale sul blog del libro di Meik Wiking, Hygge: La via danese alla felicità.

Non ho potuto fare a meno di leggere questo libro sulla Hygge tutto d’un fiato.
Sono rimasta stupita nel leggere quale lavoro facesse l’autore del libro: Meik Wiking dirige l’Istituto Danese di Ricerca sulla Felicità. Questo da solo ci fa sorgere domande sul perché sia stupefacente che esista un istituto di ricerca di questo tipo e allo stesso tempo ci fa tristezza sapere che nel nostro paese un’istituzione del genere non avrebbe senso. E ognuno è libero di dare un proprio perché all’ultimo punto.

Sembra che la Danimarca sia uno dei paesi più felici al mondo. Certo, è un paese all’avanguardia dal punto di vista sociale, di qualità della vita e di benessere. Tuttavia, è convincimento dell’autore che la felicità del paese non dipenda tanto o solo dal contesto sociale, quanto piuttosto dalla Hygge, l’arte di creare intimità.

Intanto va detto che questa parola non ha un corrispettivo in lingua italiana, per cui può essere resa con una (o molte) perifrasi che possano produrre la suggestione del significato. La Hygge è l’arte di creare intimità, è l’antidoto agli inverni freddi, alle giornate di pioggia, è trarre il meglio da ciò che abbiamo in abbondanza: la quotidianità, è benessere dello spirito, consolazione dell’anima e anche cioccolata a lume di candela.

La Hygge è sedersi sul divano con una coperta, il proprio libro preferito e una tazza di tè fumante tra le mani. È starsene sotto il piumone e sentire il ticchettio delle gocce di pioggia sulla finestra. È godere del calore del camino mentre fuori infuria la tempesta. Insomma non può essere definita in un singolo concetto, ma può essere tradotta in un’atmosfera intima, in una sensazione di agio.

Se proprio dovessi definire in una parola la Hygge, la prima a cui penserei sarebbe “gatto”. Il gatto è la creatura che più si avvicina alla descrizione dell’essenza della Hygge.

La Hygge è l’esperienza che si prova a condividere una serata intima tra amici, davanti al caminetto, sorseggiando una bevanda calda, alla luce di una candela, è il “sentirsi a casa”.
La Hygge può essere creata, perché è garantita dal vivere esperienze piacevoli condividendole, sentendoci sempre grati e presenti nel momento che stiamo vivendo.

Il manifesto della Hygge conta dieci punti (lo trovate alla fine del secondo capitolo), e pone l’accento sull’importanza delle piccole cose e sull’atteggiamento con cui si affronta la vita:

  1. Atmosfera – Abbassate le luci
  2. Presenza – Siateci. Spegnete i telefoni
  3. Piacere – Caffè, cioccolato, biscotti, torte…Chi più ne ha più ne metta!
  4. Parità – Dividete i compiti e non monopolizzate la conversazione
  5. Gratitudine – Fatela vostra. Potrebbe essere la cosa più bella del mondo
  6. Armonia – Non è una gara. Ci piacete già. Non avete bisogno di vantarvi dei vostri successi.
  7. Confort – Mettetevi comodi. fate una pausa. È tutta una questione di relax
  8. Tregua – Niente drammi. Discuteremo di politica un’altra volta
  9. Condivisione – Costruite rapporti e narrazioni. Ti ricordi quella volta che…?
  10. Riparo – Questa è la vostra tribù. È un luogo di pace e sicurezza

Un vero e proprio manuale che ci aiuta a ricreare un’atmosfera pienamente Hygge a casa nostra. Tutto ciò che viene scelto per allestire l’ambiente esterno creerà le giuste condizioni per un progressivo rilassamento interiore, fino alla creazione della Hygge. La Hygge si può vivere anche in piccoli gruppi di tre o quattro persone: questo perché è condivisione e convivialità, e queste sensazioni si rafforzano in gruppi piccoli.

Il momento più hyggelig dell’anno, neanche a dirlo, è il Natale. E ormai manca poco, quindi non ci state a pensare troppo su.

Leggete il libro e trovate la vostra strada verso la Hygge.
… e tanta felicità a tutti.

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