ce la posso fare - meditazione in movimento

La meditazione in movimento

La meditazione in movimento combina i benefici della meditazione con quelli dell’esercizio fisico ed è una delle tecniche più facili da imparare. Con la bella stagione che si avvicina, non c’è che da infilarsi un bel paio di scarpe sportive e partire.

Come per qualunque tecnica di meditazione, assicurati di avere del tempo da dedicare alla tua attività senza pericolo di essere disturbato. Bastano da 10 a 30 minuti. Spegni il telefono!

Inizia a camminare ad un’andatura “normale”, piacevole. Focalizzati sulle sensazioni del tuo corpo mentre cammini: il movimento delle gambe, il peso del corpo sui tuoi piedi, le braccia che oscillano ai lati del corpo e che toccano i fianchi. Il qui e adesso, le sensazioni che provi mentre ti muovi. Se ti vengono alla mente pensieri diversi (e lo faranno), cerca di tornare a concentrarti sui tuoi movimenti e sulle tue sensazioni mentre cammini. Cerca di mantenerti focalizzato su queste sensazioni.

Puoi anche concentrarti sulla respirazione: ispira ogni due passi, espira ogni due passi. Collega la respirazione al movimento e cerca di coordinarli.

Un altro suggerimento per mantenere la concentrazione può essere la ripetizione di un mantra. Un mantra non è altro che una parola o una frase che viene ripetuta. Per il nostro scopo, cioè imparare la concentrazione, il mantra deve essere abbastanza semplice e facile da ripetere. La ripetizione, ritmica, può essere fatta ad alta voce (se siete da soli!) o in silenzio. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di coordinare il movimento con la ripetizione e la concentrazione.

A questo punto va fatta qualche precisazione. Il mantra, in senso stretto, ha un elevatissimo valore spirituale all’interno della pratica meditativa, ma l’obiettivo che ci poniamo in questo momento è quello di sperimentare diverse forme di concentrazione che hanno un fine specifico, che è quello di gestire lo stress. In questo contesto quindi, la scelta del mantra può orientarsi su qualcosa che si conosce o che ci piace. Ad esempio i credenti possono recitare il rosario, i laici possono ripetere le parole “pace e amore”, chi vuole cogliere l’occasione di motivarsi può dire “ce la posso fare”. Insomma, il punto qui è trovare un suono che sia adatto e piacevole, perché è un suono che nasce da dentro, non è come ascoltare musica, ma è una scelta, un suono creativo che può essere scelto da noi e al quale possiamo dare un significato speciale.

Tornando alla nostra meditazione in movimento, se i pensieri in merito al lavoro, i soldi, la lista della spesa, i bambini, le piante del balcone, la lavatrice che si è rotta (somma tragedia!) o la lite in famiglia, continuano ad affiorare, ricordatevi che queste poche decine di minuti servono ad altro, che ve le meritate. Datevi una pacca sulla spalla, e allontanate gentilmente questi intrusi dalla vostra attività e continuate con la meditazione.

Cercate di svolgere questa meditazione in movimento più volte nel corso della settimana, anche fosse per soli dieci minuti. Non vi arrendete, perché anche a piccole dosi, starete lavorando al vostro benessere.

Sperimentate diverse andature, diversi mantra, diversi modi di respirare e trovate il modo migliore per voi per praticare la meditazione in movimento.

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